Si è svolto il preventivato incontro Miur-Sindacati sulla mobilità per il prossimo anno scolastico.
Contratto triennale
Il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sulla mobilità sarà triennale, come previsto dall’articolo 7, comma 3, del CCNL 2016/18.
Movimenti annuali ma non per tutti
Sebbene il contratto sia triennale, tutto il personale docente può partecipare annualmente ai movimenti, ossia ai trasferimenti e ai passaggi di ruolo/cattedra, esclusi coloro i quali otterranno la mobilità su una delle scuola richieste a domanda.
L’articolo 22, comma 4 lettera a), del CCNL 2016/18, infatti, prevede quanto segue:
“al fine di perseguire il principio della continuità didattica, i docenti possono presentare istanza volontaria non prima di tre anni dalla precedente, qualora abbiano ottenuto l’istituzione scolastica richiesta volontariamente …”
I docenti, che ottengono una delle scuole richieste volontariamente, dunque, non possono chiedere nuovamente il trasferimento/passaggio prima di tre anni dalla precedente domanda.
Fase comunale
I sindacati, come riferisce lo SNALS, hanno chiesto di ripristinare la fase comunale distinta da quella provinciale, in modo da evitare ai docenti soprannumerari assegnazioni di sede lontane dalla scuola di titolarità, perché il sistema informatico considerava sede di partenza la scuola capofila d’ambito.
Ambiti territoriali
I sindacati hanno chiesto anche l’abrogazione degli ambiti territoriali.
L’amministrazione, pur affermando di voler mantenere gli ambiti sino a quando non siano abrogati per legge, si è mostrata disponibile ad un’eventuale rimodulazione del contratto.
Riguardo all’abolizione degli ambiti ricordiamo la proposta di legge della Senatrice Granato (M5S).