Nei giorni scorsi si è svolto l’atteso incontro tra le OO.SS. ed i vertici del Ministero dell’Istruzione per l’informativa sugli interventi relativi alla scuola contenuti nella prossima Legge di Bilancio.
Queste le principali risorse per la scuola previste dal d.d.l. di Bilancio approvato dal Governo, che ora passa al vaglio del Parlamento:
circa 3,7 miliardi di cui 2,2 per finanziare la spesa corrente e più di 1,5 per gli investimenti;
piano pluriennale per l’assunzione di 25mila docenti di sostegno in organico di diritto;
stanziamento di appositi fondi per la formazione del personale docente sulle tematiche dell’inclusione delle alunne e degli alunni con disabilità e per l’acquisto di ausili didattici;
docenti in più per il potenziamento dell’offerta formativa nella scuola dell’infanzia;
60 milioni di euro aggiuntivi all’anno per la fascia 0-6 anni;
1,5 miliardi per l’edilizia scolastica;
proroga di un anno dei poteri commissariali ai sindaci per una rapida realizzazione degli interventi agli istituti;
aumento del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole e per gli interventi perequativi che servono a ridurre le diseguaglianze: +117,8 milioni per il 2021, +106,9 milioni per il 2023, +7,3 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e +3,4 milioni per l’anno 2026;
40 milioni di euro in più, insieme allo stanziamento di ulteriori specifiche risorse per potenziare l’azione amministrativa e didattica nelle scuole, anche attraverso l’utilizzo degli animatori digitali (8 milioni di euro);
confermate e potenziate le équipe formative di docenti che si occupano dell’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale;
assistenti tecnici in ruolo dal 1° settembre 2021 nelle scuole del primo ciclo;
trasformazione del tempo definito dei 4.500 collaboratori scolastici ex Lsu in tempo pieno;
trasporti scolastici: nel 2021 200 milioni di euro alle Regioni e 150 milioni di euro ai Comuni.
In sintesi le principali richieste dello SNALS-Confsal hanno riguardato:
– il superamento delle vecchie norme sugli organici docente e ATA e l’eliminazione della differenza tra organico di fatto e organico di diritto;
l’eliminazione delle “classi pollaio”;
il ripristino del tempo scuola tagliato negli ultimi anni;
l’obbligatorietà della scuola dell’infanzia;
la stabilizzazione degli organici Covid, dei posti in deroga del sostegno e di tutto il personale con 36 mesi di servizio;
la presenza di 1 assistente tecnico in ogni scuola del primo ciclo di istruzione;
più fondi per il funzionamento delle scuole e per l’edilizia scolastica;
la previsione di scuole con un numero massimo di alunni non superiore a 900;
il servizio di mensa scolastica garantito almeno fino alla quinta elementare;
l’adeguando degli stipendi a quelli europei: 84 euro lordi di aumenti medi mensili non sono accettabili!