Diversamente da quanto accaduto negli anni precedenti, i docenti potrebbero assumere servizio già dal 1° settembre p.v. e conoscere la scuola loro assegnata in anticipo rispetto alla predetta data.
Per le modalità di comunicazione si raccomanda massima attenzione agli indirizzi mail comunicati nelle varie domande (personale, @posta.istruzione.it, PEC) e a tutti gli avvisi presenti sui siti degli uffici Scolastici.
Per la trasparenza, in ogni caso, gli esiti dell’assegnazione dell’incarico dovrebbero essere pubblicati sul sito dell’ufficio Scolastico, al fine degli opportuni controlli da parte degli aspiranti.
Cosa si può anticipare prima della presa di servizio ?
Il fatto di conoscere la scuola assegnata in anticipo, rispetto alla data di assunzione in servizio, può permettere all’aspirante di avere informazioni o comunicare determinate situazioni personali anticipatamente.
Il tutto in maniera informale, in quanto la formalizzazione del rapporto di lavoro avverrà con la presa di servizio (il 1° settembre 2021 o in data successiva)
In ogni caso, se l’assunzione scatterà il 1° settembre, in quella data il docente dovrà presentarsi a scuola, indipendentemente da eventuali impegni collegiali programmati.
in via preventiva il docente può chiedere ad es.:
– quale documentazione è necessaria ai fini dell’accredito dello stipendio;
– in quale sede dell’istituto (se dislocato in più sedi) è il posto disponibile assegnatogli;
– informazione sui posti di potenziamento presenti nella scuola;
può anticipare:
– di non recarsi fisicamente a scuola perché in maternità (pre ovvero post partum);
– che chiederà, dopo la presa di servizio, aspettativa per motivi personali/di famiglia/studio;
– che chiederà, dopo la presa di servizio, il congedo straordinario per dottorato di ricerca;
– di differire la presa di servizio perché in malattia ovvero infortunio;
– che chiederà, dopo la presa di servizio, una riduzione delle ore per allattamento, in quanto genitore di un bambino che non ha ancora compiuto un anno;
– che chiederà la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale