Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito il nuovo regolamento del concorso ordinario della scuola secondaria, cioè il Decreto Ministeriale 326 del 9 novembre 2021 e gli allegati.
A: programmi concorsuali (rimangono uguali a quelli del 2020);
B: titoli valutabili (ci sono modifiche in quanto i titoli sono stati proporzionalmente rapportati alla votazione massima di 50 punti);
C: tabella di corrispondenza titoli di abilitazione ( sono le stesse del 2020);
Il Concorso era stato bandito nel 2020 (Decreto Direttoriale 499 del 21 aprile 2020) e in quell’anno furono fatte le iscrizioni che rimangono a tutt’oggi ancora valide.
La necessità di cambiare il regolamento è dovuta alle novità introdotte dal decreto “Sostegni-bis” (art. 59 DL 73/2021), che ha sostituito le prove pre-selettive e i due scritti con un’unica prova scritta con quiz a risposta multipla.
Ecco in sintesi cosa prevede il nuovo regolamento del concorso ordinario della secondaria
Prova scritta: l’impianto delle prova scritta prevede 50 quesiti a risposta multipla, di cui 40 relativi alle conoscenze disciplinari e ai contenuti dell’insegnamento relativi al grado di istruzione o alla tipologia di posto, 5 di lingua inglese, volti all’accertamento della conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento, 5 sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.
Ciascun quesito consiste in una domanda seguita da quattro risposte, delle quali solo una è esatta. La prova è superata da chi consegue una votazione pari almeno a 70/100.
Prova orale: rimane confermata l’impostazione già prevista, ovvero una prova volta a valutare la padronanza delle discipline e la capacità di progettazione didattica efficace. La prova si configura quindi come una lezione simulata, con possibilità di estrarre la traccia 24 ore prima della prova stessa. La prova è superata da chi consegua una votazione pari almeno a 70/100.
Articolazione dei punteggi: vengono rideterminati per un massimo di 250 punti, di cui 100 alla prova scritta, 100 all’orale e 50 ai titoli.
Graduatorie vincitori: come previsto nella norma, DL 73/2021, art. 59 c. 10, la graduatoria sarà costituita da un numero di aspiranti pari al numero dei posti messi a concorso.
Questo regolamento è importante perché riguarda non solo i concorsi già banditi, ma tutti i futuri concorsi ordinari, che saranno caratterizzati quindi con prove a quiz. Una scelta unilaterale che pone una grave ipoteca sul futuro del reclutamento che invece doveva essere una scelta condivisa con i diretti interessati e fare parte di un disegno complessivo di riforma.
La quota di riserva del 30% dei posti da destinare ai precari con 3 anni di servizio varrà solo per i concorsi futuri, non per i prossimi, cioè quelli già banditi nel 2020, di cui ancora non conosciamo le date di svolgimento.