Firmato il decreto ministeriale che dà il via libera definitivo all’assunzione di 4.500 insegnanti precari sui posti che si sono liberati lo scorso anno a seguito dei pensionamenti della cosiddetta ‘Quota 100’. Una notizia preannunciata dalla ministra già la scorsa settimana, e che oggi afferma:” Una battaglia che ho personalmente condotto per rendere giustizia a tutti quegli insegnanti che avevano diritto ad ottenere quei posti, ma non li hanno avuti perché non sono stati resi disponibili per le assunzioni del 2019”. Si tratta di docenti che saranno assunti dalle graduatorie a esaurimento e da quelle dei vecchi concorsi ancora vigenti”. La ministra Azzolina ha ribadito che i posti a disposizione erano 6500 ma che è stato possibile assegnarne solo 4500 perché non c’erano abbastanza profili da assumere dalle graduatorie in corso di validità, un dato, secondo la ministra che dimostra la necessità di indire nuovi concorsi per avere nuove graduatorie da cui attingere, soprattutto nella scuola secondaria.
I posti resisi disponibili sono quelli liberati dal 1° settembre 2019, ma che a causa di una comunicazione tardiva da parte dell’INPS non sono stati resi disponibili per le operazioni di mobilità dello scorso anno, né per le assunzioni effettuate entro agosto 2019. Il DL 126/19, convertito con la Legge 159/2019, prevede che vengano effettuate nomine su questo contingente con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019 ed economica dal 1° settembre 2020. Sempre la legge prevede l’assegnazione della provincia e della sede con priorità rispetto alle ordinarie operazioni di mobilità e di immissione in ruolo per l’a. S. 2020/2021. Tale decisione è criticata dai sindacati che già nell’incontro di informativa con il ministero lo scorso 13 maggio avevano rilevato come la possibilità data ai docenti immessi in ruolo di poter scegliere la provincia e anche il posto sulla singola scuola prima delle operazioni di mobilità fosse stata presa ignorando completamente le aspettative e i diritti di chi da anni insegna lontano dalla propria città e aspira ad un ricongiungimento.
I docenti saranno assunti dalle graduatorie ad esaurimento (per il 50 per cento dei posti) e delle graduatorie di merito dei concorsi 2016 e 2018 (per il restante 50 per cento), i neo assunti firmeranno un contratto a tempo indeterminato con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019 e decorrenza economica dal 1° settembre 2020, da quando entreranno in servizio.
Lo SNALS-Confsal ha sempre espresso l’assoluta contrarietà al mancato passaggio preventivo dei posti liberati dai pensionamenti della cosiddetta quota cento alla mobilità. Siamo sì riusciti, dopo un confronto forte e deciso con l’amministrazione, ad ottenere un notevole risultato con l’importante riconoscimento del diritto dei docenti perdenti posto di riavere, con diritto di precedenza, la ex sede di titolarità che non verrà, quindi, più occupata, come invece prevedeva la proposta del MI, dal neo immesso in ruolo, ma non dimentichiamo gli altri colleghi e continuiamo, quindi, la nostra battaglia.
Lo SNALS-Confsal, infatti, è per il riconoscimento del diritto di tutti i colleghi già di ruolo e non solo, quindi, dei perdenti posto, di poter aspirare, attraverso la mobilità, ai posti lasciati liberi dai pensionamenti con la quota cento. Per tale ragione è stata predisposta l’azione n.18/2020 dall’ufficio legale, che riportiamo di seguito.