Decreto scuola, la didattica a distanza diventa ordinaria

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Il decreto ha il numero 22 ed entra in vigore il 9 aprile; ciò significa che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 8 giugno.

Il decreto scuola, come già anticipato, prevede che l’attività di didattica a distanza sia ordinaria, quindi obbligatoria e non più consigliata come le prime settimane del coronavirus.

“In corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione“. Si tratta dell’articolo 2, comma 3 del decreto.

Ciò implica, pertanto, che la didattica a distanza, se nello stato iniziale dell’emergenza è stata “consigliata” dal Ministero dell’Istruzione, con il nuovo decreto diventa obbligatoria per tutto il periodo di emergenza, quindi, per il momento, fino al 31 luglio 2020.

A proposito di didattica a distanza, non è escluso che questa possa riproporsi a settembre: infatti, come riferito dalla stessa ministra Azzolina, “Stiamo pensando a un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si dovesse riproporre il problema coronavirus anche in autunno. Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza.

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