Chi ottiene incarico con la MAD non può accettare supplenze dalla III fascia
Trattandosi di un tema molto attuale visto la parte dell’anno che stiamo vivendo, rispondiamo ai chiarimenti che ci hanno chiesto diversi lettori in merito alle supplenze con MAD.
In attesa della circolare annuale sulle supplenze, abbiamo infatti riportato in precedenza che la domanda di messa a disposizione possono farla anche i docenti già inseriti per il triennio 2017/2020 in III fascia delle graduatorie d’Istituto che volessero chiedere scuole anche di altre province.
Infatti, la nota MIUR n.1027/2009, ripresa anche dell’USP di Bari, ricorda che “la presentazione di tali istanze informali da parte di aspiranti, sia presenti in graduatorie di altra provincia che del tutto assenti, per non essere esplicitamente vietata dalle disposizioni vigenti né in alcun modo sanzionata, costituisce un semplice segnale di disponibilità per il quale non c’è alcun obbligo di presa in considerazione né di redazione di altra graduatoria da parte della scuola, rappresentando una semplice possibilità insieme ad eventuali altre, per la risoluzione eccezionale del problema del reperimento del supplente”.
Se accetti l’incarico con MAD non puoi accettare incarichi dalla III fascia
Tuttavia, i lettori ci chiedono se sia possibile accettare, una volta ottenuto l’incarico tramite istanza di messa a disposizione, la chiamata proveniente dall’iscrizione in graduatoria di istituto.
Ebbene, la risposta è no: è necessario precisare, infatti, che i candidati possono essere chiamati a lavorare come supplenti in altra provincia, tramite MAD, ma in caso di accettazione, per quell’anno scolastico non possono accettare incarichi nella provincia di iscrizione in graduatoria di istituto.
“Tuttavia, recita la nota MIUR n.1027/2009, qualora venga assunto personale iscritto nelle graduatorie di altra provincia, si ritiene, nel rispetto sostanziale della norma che impone la presentazione della domanda di iscrizione nelle graduatorie di una sola provincia, e per assicurare parità di trattamento a tutti gli iscritti in graduatoria, che per il medesimo anno scolastico l’interessato non possa conseguire incarichi nella provincia in cui è iscritto e, ove ciò sia avvenuto, che i servizi prestati in 2 diverse province non possano per lo stesso a.s. essere cumulativamente valutati“.
Quindi se si sceglie di lavorare con la MAD non si possono accettare convocazioni da Graduatoria di istituto.
Di seguito, per completezza, riepiloghiamo le informazioni utili per quanto riguarda la domanda di messa a disposizione.
Chi può inviare la MAD
I laureati non abilitati possono produrre domanda di Messa a disposizione, ovvero possono dare la propria disponibilità a coprire eventuali posti vacanti in qualità di supplenti tramite una semplice istanza da inviare alle scuole.
Infatti, la messa a disposizione, non è altro che una candidatura spontanea nella speranza di essere chiamati per sostituzioni, supplenze di breve durata e corsi di recupero.
Come presentare la MAD?
La domanda di Messa a disposizione (MAD) deve essere redatta in modo formale e contenere i dati importanti del docente e può essere inviata alle scuole tramite:
– PEC
– Fax
– Raccomandata A/R
– Brevi manu
La domanda, è bene segnalare, deve essere inoltrata presso la sede dove è presente il dirigente scolastico e non alle sedi succursali o distaccate in cui lo stesso è reggente.
Inoltre, per scrivere una MAD efficace, è bene indicare con precisione i dati anagrafici, i titoli conseguiti e le esperienze eventuali maturate a scuola, oltre ad indicare la classe di concorso. Inoltre, è consigliabile allegare alla MAD un CV formato europeo più altre eventuali certificazioni.
Dove posso inviare la MAD?
In realtà, non esiste realmente un territorio con più posti vacanti di un’altra o comunque non esistono reali metodi per quantificare ciò.
In base a quanto ci risulta, al Nord sono molte le richieste di supplenze, specie in Piemonte, Lombardia e Veneto, ma non possiamo certo affermare che in quei territori è decisamente scontato ottenere una supplenza. Si tratta solo di indicazioni di massima, nessuna certezza.